Forse ti sarà capitato di non riuscire a portare a termine un compito che ti eri prefissato o di non raggiungere un obiettivo proprio quando ci eri vicino. In realtà questo fenomeno si verifica piuttosto di frequente tra le persone. Quali sono le cause principali?
Ne abbiamo parlato con Giorgio Gabrielli, docente in IULM e coach aziendale.
Partiamo da un principio:
Uno degli ostacoli maggiori per conquistare posizioni, avanzamenti di carriera e successi professionali, siamo noi stessi.
Questo perché spesso, in un’arena competitiva, tendiamo ad osservare come gli altri si comportano e a voler mantenere un’immagine positiva di noi stessi. Una delle strade per preservare la nostra autostima è quella di fermarci preventivamente di fronte a una competizione, quindi non partecipare. L’altra è quella di costruire strade alternative non realmente significative per noi e usarle come alibi di un impegno pregresso.
La logica dietro al self handicapping è falsamente semplice, ogni possibile esperienza che pone la nostra autostima a rischio ci porta inconsciamente a compiere azioni che diminuiscono le nostre performance. Questa strategia però ci danneggia e ci allontana dal traguardo.
Come riuscire a sfuggire a questa barriera mentale che ci costruiamo?
Per affrontare la questione possiamo introdurre il concetto del locus of control: alcune persone hanno un locus of control interno, altre esterno.
Le prime sono quelle che, a seguito di un avvenimento, fanno immediatamente un’autoanalisi per capire in cosa hanno sbagliato e come possono trarne vantaggio. Le seconde, invece, considerano gli accadimenti della vita, come il destino, la sfortuna o altro, come le vere ed uniche cause degli eventi che le coinvolgono.