Prenditi tutto il tempo, ma non lasciare che il tempo si prenda tutto.
È con questa citazione che vogliamo introdurvi il tema di oggi: la procrastinazione.
In psicologia si definisce “procrastinazione” quel comportamento che ci spinge a ritardare un’azione nonostante prevedibili conseguenze future negative, optando quindi per il piacere di breve durata a costo dei benefici a lungo termine.
In parole più semplici, si riferisce all’atto di sostituire attività prioritarie e importanti con attività piacevoli o compiti meno rilevanti o urgenti.
Per svelarci i segreti su come riuscire a non rimandare al domani ciò che potrebbe essere svolto oggi, abbiamo intervistato Maurizia Cacciatori, ex pallavolista italiana che ha rappresentato il movimento delle donne nello sport.
Maurizia, all’età di 15 anni, ha lasciato casa per entrare in un team di serie A in cui è stata capitana e palleggiatrice per oltre 25 anni di attività. Fin da subito ha dovuto imparare a convivere ed adattarsi al metodo, al rispetto e alla cultura che quella realtà richiedeva: era come entrare in una grande azienda. Il suo ruolo l’ha allenata a sviluppare strategie, gestire un possibile cambiamento come un’opportunità e necessariamente a tenere unito un team attraverso capacità di leadership.
È evidente che alcune persone abbiano una mentalità più improntata all’azione e ad affrontare la situazione nel qui e ora. Però tutto è allenabile. Oggi, più che mai, c’è la necessità di non rallentare ancora di più ciò che è già stato frenato con la pandemia, e di riuscire a trovare finalmente quel coraggio per affrontare la situazione e avvicinarsi sempre più al proprio obiettivo.
Diverse, sono le cause che ci spingono a procrastinare, tra cui: pigrizia, disinteresse, perfezionismo e paura dell’insuccesso, o in senso opposto, del successo.
Un consiglio importante è quello di non farsi trovare mai impreparati. Un ottimo modo per mettere in pratica questo principio è iniziare da una piccola parte del compito che devi affrontare. Questo ti darà l’impulso e la spinta necessaria per continuare a lavorare al tuo progetto. Come nella pallavolo, ci deve essere dietro un lavoro costante, che ci porti poi il giorno della partita, a vincerla.
Un’ultima riflessione che Maurizia ci ha fornito e vogliamo lasciare a tutti voi, è la seguente:
“I veri vincenti non sono coloro che vincono tutti i giorni, ma coloro che trovano il giusto equilibrio tra momenti esaltanti e momenti terrificanti”.
È giusto godersi i momenti più piacevoli della vita riuscendo a rimanere sempre coi piedi per terra, d’altra parte quando ci sono situazioni di difficoltà è importante reagire e non adottare un atteggiamento passivo.